Michele Masneri presenta Paradiso

Michele Masneri presenta Paradiso

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Michele Masneri presenta Paradiso
Avevamo molto apprezzato il bel reportage narrativo che nel 2020 Michele Masneri aveva consegnato ai lettori via Adelphi (Steve Jobs non abita più qui) e anche l’affettuoso omaggio ad Arbasino uscito da un altro editore subito dopo (Stile Alberto). Ora però, l’autore ci travolge con un divertente, colto, funambolico esordio pienamente romanzesco e assai ma non esclusivamente arbasiniano: l’elegante ed eccentrico – fin dalla copertina – Paradiso, sempre per i tipi di Adelphi. Ne parliamo con lui ai microfoni di #PDESocialClub giovedì 20 giugno, come sempre alle 18.00, sulle pagine Facebook di PDE, di Adelphi e di tutte le librerie che vorranno condividere la nostra conversazione. La storia è presto detta: Milano, oggi, un giovane aspirante scrittore malamente e precariamente impiegato presso “Comic Sans”, rivista assai di nicchia, viene incaricato dal direttore di andare a Roma per intervistare Mario Maresca, lo sfuggente, provocatorio, visionario regista recentemente insignito dell’Oscar grazie al suo ultimo film, al centro del quale giganteggia la figura di un fascinoso cialtrone. Come presto si capisce, l’inseguimento dell’imprendibile regista, tra addette stampa reticenti e telefoni perennemente muti, si rivela impresa disperata. In compenso Federico Desideri – questo il nome del protagonista – incappa in quello che tutti gli segnalano come il modello del Grande Cialtrone che ha deciso la fortuna del film di Maresca: lo sdrucito, fascinoso, avvolgente, cinico, generoso Barry Volpicelli. Il quale adotta prontamente Federico e lo porta nel magico mondo del Paradiso, franante compound di torri in rovina e bungalow decrepiti abitato da una comune di decrepiti e frananti personaggi, arrivati, o meglio portati lì negli anni da Barry e lì definitivamente arenati. Un mondo a parte, isolato dal resto del litorale laziale che lo circonda con le sue rotonde. L’eredità arbasiniana si sente, felicemente, nella scrittura di Masneri, nella velocità dei dialoghi, nella ricchezza dei riferimenti, nella scorciatura delle sintassi. Ma non c’è solo quello, Paradiso parte come un Fratelli d’Italia post boom allegramente degradato da una sceneggiatura di Ettore Scola, come un Sorpasso 2.0 pieno di influencer e grandi fratelli e approda a un “delitto della camera chiusa” en plein air, alla costruzione di un mondo separato, autoescluso, che davvero ricorda il Ballard di Cocain Nights o Super-Cannes. Più info qui: https://www.pde.it/2024/06/14/michele-masneri-paradiso-pdesocialclub/