🍇🍷 LA VENDEMMIA: dalla Raccolta dell'uva alla Vinificazione - Az. Corte Beneficio, Coccanile (Fe)

🍇🍷 LA VENDEMMIA: dalla Raccolta dell'uva alla Vinificazione - Az. Corte Beneficio, Coccanile (Fe)

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🍇🍷 LA VENDEMMIA: dalla Raccolta dell'uva alla Vinificazione - Az. Corte Beneficio, Coccanile (Fe)
Nelle campagne di Coccanile, un piccolo paese in provincia di Ferrara, sorge l’azienda vitivinicola Corte Beneficio, gestita da Annalisa Barison, che ci ha accolti con calore tra i suoi vigneti per farci conoscere tutte le fasi della vendemmia, dalla raccolta alla vinificazione. Prima di iniziare con la raccolta, abbiamo passeggiato nel vigneto “Corte Beneficio”, che si trova a pochi chilometri dalla zona D.O.C. del Bosco Eliceo e conta alcune tra le più rappresentative varietà dell’Emilia. La prima vendemmia dell’anno è quella del Sauvignon Blanc, un vitigno a bacca bianca, proveniente dalla zona francese di Bordeaux. Tagliando il singolo acino, è possibile vedere minimo due vinaccioli, che sono i semi dell’uva. Esaminando gli acini abbiamo notato che la loro buccia è rivestita da una cera, detta pruina, che serve per proteggere l’acino dagli attacchi esterni. 🐞 Sotto i nostri occhi è passata una coccinella, un insetto utile per il vigneto, perché allo stato larvale divora gli afidi, che succhiano la linfa dalle foglie della vite. L’uva era così invitante che l’abbiamo assaggiata. Era dolcissima! E ora...un’esperienza olfattiva: Annalisa ha schiacciato un grappolo d’uva e ha chiesto ai Pasticciotti che odore sentissero: Virginia ha captato note di kiwi e di erba tagliata. Avrà un futuro come sommelier? LA RACCOLTA Ma come si raccoglie l’uva? Il grappolo è un frutto composto, costituito da tanti acini. ✂ Con le forbici si taglia il grappolo, avendo cura di afferrarlo con delicatezza perché gli acini non si devono schiacciare e non si devono staccare dal raspo, che è per così dire lo scheletro del grappolo. Ci hanno voluto provare anche i Pasticciotti! Quando il secchio è colmo di grappoli, lo si rovescia delicatamente nel bins, il cassone per la raccolta che può contenere fino a 4 quintali di uva. E quando il cassone è pieno, lo si trasporta in azienda con il trattore LA VINIFICAZIONE Eccoci in azienda, a Corte Beneficio, il cui logo è una vecchia botte trasformata in sala di degustazione: in passato veniva riempita di vino, mentre ora è quasi abitabile, con tanto di gradini e porta. E al suo interno è pure arredata con un bel tavolo apparecchiato e due panche. E' il posto ideale per gustare un ottimo bicchiere di vino! Ma veniamo alla vinificazione: il primo passaggio è quello della pigiadiraspatura, che viene eseguita con una particolare macchina pigiatrice che effettua contemporaneamente la spremitura dell'uva e la separazione degli acini dai raspi. Con il muletto, il bins di uva viene sollevato e poi rovesciato all’interno del macchinario. I grappoli confluiscono dentro a questo meccanismo costituito da una barra con lama a spirare che provvede a pigiare gli acini; nel contempo il macchinario separa gli acini dal raspo, ossia dal ramo interno del grappolo. Nel frattempo, gli acini privati del raspo vengono pigiati e confluiscono all’interno di un tubo, che li porterà direttamente dentro ad un altro macchinario, ossia la pressatrice. La pressatrice sfrutta una camera d'aria in espansione per premere l’uva contro una griglia circolare di acciaio: in questo modo la parte solida dell’uva si separa da quella liquida e si ottiene il mosto. In passato, quando non esistevano i macchinari appositi, l’uva veniva schiacciata a piedi nudi, con l’intento di rompere gli acini per farne fuoriuscire il succo. Con il mostimetro di Babo si valuta in modo approssimativo il grado alcolico che avrà il vino, per monitorare il processo di  fermentazione e per misurare lo zucchero residuo non ancora trasformato in alcool. A questo punto, il mosto percorre l’ultima parte del suo viaggio, sempre attraverso un tubo, che lo condurrà all’interno di enormi silos metallici deputati alla fermentazione. Mano a mano che il mosto entra, si può osservare il livello del liquido che sale nel serbatoio dal basso verso l’alto. Curiosità: il mosto non va versato nel silos dall’alto, perché altrimenti ingloberebbe ossigeno, che andrebbe poi a modificare la composizione finale del vino. Una volta nel serbatoio, il mosto inizierà il suo processo di fermentazione e non potrà essere spillato prima di 6 mesi. Qui si conclude la nostra fantastica esperienza a Corte Beneficio. Grati ad Annalisa e alla sua famiglia, ce ne torniamo a casa felici di avere imparato tante cose, con un graditissimo dono: il prodotto finale di una precedente vendemmia! 🍾 Ciao a tutti e...al prossimo video! 🎂🍰 Seguici anche su Facebook! https://www.facebook.com/Pasticciotti.it e su Instagram: i_pasticciotti_it 🎵 MUSIC: Mountain Sun di Audionautix è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribuzione 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/ Artista: http://audionautix.com/