La grande notte The Big Night di Joseph Losey 1951
Preston Foster, Howland Chamberlain e John Drew Barrymore in una scena del film
Titolo originale The Big Night
Lingua originale inglese
Paese di produzione Stati Uniti d'America
Anno 1951
Durata 75 min
Dati tecnici B/N
Genere noir, drammatico, thriller
Regia Joseph Losey
Soggetto dal romanzo "The Dreadful Summit" di Stanley Ellin
Produttore Philip A. Waxman
Casa di produzione Philip A. Waxman Productions Inc.
Fotografia Hal Mohr
Montaggio Edward Mann
Musiche Lyn Murray (dirette da Leon Klatzkin)
Scenografia Nicholas Remisoff
Costumi Joe King
Trucco Louis Phillip
Interpreti e personaggi
John Drew Barrymore: George La Main
Preston Foster: Andy La Main
Joan Lorring: Marion Rostina
Howard St. John: Al Judge
Dorothy Comingore: Julie Rostina
Philip Bourneuf: dr. Lloyd Cooper
Howland Chamberlain: Flanagan
Myron Healey: Kennealy
Emile Meyer: Peckinpaugh
Mauri Leighton: Terry Angelus
Mauri Lynn: cantante
Robert Bice:
Joseph Mell:
Tim Graham:
Charles Wagenheim:
Mentre festeggia il suo diciassettesimo compleanno nel locale del padre Andy (Preston Foster), George La Main (John Drew Barrymore) assiste all'aggressione che il genitore subisce da parte del giornalista sportivo Al Judge (Howard St. John). Sconvolto, il giovane trova una pistola nella cassa del bar e decide di andare armato alla ricerca di Judge.
In una sola “grande” notte si forma il carattere e forse si delinea il destino di un ragazzo che diventa uomo. Losey cerca di replicare un coming-of-age, che diventa ritratto complesso e contraddittorio come in Sciacalli nell'ombra (1951), ma questa volta si ha l'impressione che George sia passivamente trascinato dagli eventi e si fatica a trepidare per la sua sorte. Anche il tono allucinato (con tanto di visioni, come nella scena del club) non convince e si fa preferire la cupa rassegnazione con cui gli “adulti” accettano ciascuno il proprio destino: non a caso proprio lo “scontro” tra Judge e Andyè l'unica sequenza davvero notevole del film. Ultima pellicola firmata da Losey col suo vero nome prima del maccartismo: tornerà a inserire il suo nome nei credits con L'alibi dell'ultima ora (1957).