Il CORAGGIO di GIOVANNI FALCONE
Giovanni Falcone amava la vita. Eppure è andato a morire, sapendo a cosa andava incontro. Ha accettato l'isolamento senza mai dubitare dell'urgenza del proprio lavoro. Una delle cose che più mi ha colpito della storia del pool antimafia, per il quale Falcone ha dato la vita, è che tutti vanno avanti, sapendo di pagare un prezzo altissimo, perché gli amici vengono uccisi. In nome di quel sangue, chi vive non si ferma, qualunque cosa accada.
Il 23 maggio 2022 saranno passati trent’anni dalla strage di Capaci. Trent’anni dall’attentato di Cosa nostra in cui vennero assassinati il giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Per ricordare Giovanni Falcone ho scritto un romanzo: Solo è il coraggio (Bompiani). Solo il romanzo poteva permettermi di strappare la figura di Falcone alla celebrazione di maniera, alla retorica, alla bidimensionalità del santino e restituirgli umanità.
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