Troglodita, sopraffatore, violento, arrogante, egocentrico. Ecco il germe del maschio secondo Francesco Piccolo e secondo i grandi della letteratura che lo scrittore raccoglie nel suo ultimo libro "Son qui, m'ammazzi" (Einaudi). Un viaggio che parte da una novella di Boccaccio del Trecento, con un giovane che si vendica orribilmente sul corpo di una donna che lo ha deriso, e arriva al Novecento, con il padre violento della via Gemito di Domenico Starnone.
00:00 La coscienza di essere trogloditi
01:39 Il vero gene del maschio
02:18 I maschi progressisti come me
05:00 Se le donne dicono no al patriarcato
05:58 I maschi della grande letteratura
08:04 Ariosto, la violenza di coppia non è naturale
09:00 I maschi feriti delle "Confessioni di un italiano"
10:27 L' educazione sentimentale ha un senso?
11:46 "Un amore", psicopatologia della gelosia
12:46 Zeno, un uomo ridicolo e il desiderio
14:16 I ventenni di oggi e il patriarcato
In studio con Giulia Santerini lo scrittore e sceneggiatore riflette sulle reazioni di rabbia dell'Orlando furioso, sul protagonista ridicolo e schiavo del desiderio della Coscienza di Zeno, sull'uomo con il pensiero fisso della gelosia che gli succhia il cervello in "Un amore" di Buzzati.
"Non possiamo educare il maschio ma renderlo più consapevole. Oggi vedo molti maschi progressisti come a me che ogni sera potrebbero fare la lista delle volte in cui hanno dato spazio all'istinto di sopraffazione, anche senza volerlo". Il maschio - riflette l'autore - si è formato con queste caratteristiche patriarcali nell'arco di moltissimo tempo. E serve moltissimo tempo perché se ne liberi. Intanto le donne che si oppongono creano "frustrazione".
"Metropolis Extra, qualcosa di personale", la serie nata per conoscere chi è disposto a mettersi in gioco e raccontare storie di vita uniche. In streaming live ogni giovedì nella seconda parte di Metropolis e in replica la domenica e on demand sul sito di Repubblica