Emergenza abitativa | FIRENZE, nei palazzi con un solo RESIDENTE: "Una specie in via di estinzione"
"Ti senti sola, hai continuamente estranei che ti passano davanti sulle scale, anche a tarda notte". Alida Felizi è un'architetta di origine pugliese venuta a studiare ormai tanti anni fa a Firenze. Si innamorò della città e qui decise di metter su famiglia, comprando un appartamento in una via del centro oggi fulcro del turismo con tanti locali e paninerie. "Tutti i giorni penso di andarmene, i turisti sono troppi. Nel mio palazzo siamo rimasti solo io e un altro residente. Il resto sono solo bnb". "Trovarsi da solo è la cosa più dolorosa", le fa eco Leonardo Lani, ingegnere, che vive a due passi da Santa Croce, anche lui unico residente o quasi in un palazzo di quattro piani. I "sopravvissuti" ai bnb ragionano così. Si sentono soli, anche e soprattutto per le necessità quotidiane per le quali sono indispensabili gli spesso citati rapporti di buon vicinato. Ma l'altro lato dell'alta densità di affitti brevi in città è la distorsione dei prezzi di mercato. "Qui gli appartamenti erano abitati da studenti, lavoratori, professionisti ma - racconta Massimo Torelli, a capo della protesta di Salviamo Firenze per viverci - su una realtà così piccola, levare 13.000 appartamenti comporta l'esplosione dei prezzi di vendite e affitti". Torelli vede nelle keybox il simulacro del problema abitativo della città e, difatti, assieme a molti altri "segnala" con gli ormai celebri adesivi i locker in città. "Problema estetico ma anche di sicurezza", dice la sindaca Sara Funaro che, dal canto suo, ha promosso un blocco delle keybox dal 2025 su tutto il territorio comunale (misura che anticipava la circolare del ministero degli Interni del novembre 2024) e ripreso la norma anti-bnb della precedente giunta, che bloccava nell'area Unesco di Firenze la possibilità di nuovi affitti brevi. Ma si potrà mai tornare indietro? "No, finché non ci sarà una norma nazionale sul tema. Quello che possiamo fare noi è mettere un limite". In attesa del giudizio del tar su questo provvedimento (quello della giunta Nardella fu infatti bocciato per vizi formali), chi cerca casa a Firenze si dimena fra annunci e agenzie immobiliari con prezzi sempre più elevati. È il caso di Vezia, giovane enologa, fiorentina doc, alla quale non è stato rinnovato il contratto di locazione in favore della creazione di un bnb nell'appartamento dove vive da tanti anni. "Ho uno stipendio medio-alto ma non riesco a trovare una casa a un prezzo decente. Non solo nel centro di Firenze, ma a Firenze in generale".