Dalla globalità al globalismo: una storia ininterrotta?
Giovedì 29 maggio,
con Lucio Caracciolo, Francesca Cappelletti e Francesco Freddolini.
Roma nel Seicento era crocevia mondiale di scambi culturali e artistici.
Fin dalla metà del Cinquecento, cuore pulsante della diplomazia papale con i suoi palazzi, basiliche, biblioteche, colori, artisti, artigiani e nobili poliglotti, Roma si configurò, citando Montaigne, come “un mondo infinito”.
Francesca Cappelletti e Francesco Freddolini, curatori della mostra, insieme a Lucio Caracciolo, studioso di geopolitica e direttore della rivista Limes, affrontano il tema della globalizzazione: il mondo interconnesso di allora e il mondo interconnesso di oggi di fronte ai grandi cambiamenti sociali, politici ed economici.